La Posidonia oceanica è una fanerogama marina endemica del Mediterraneo. Il ruolo ecologico di questa pianta marina è fondamentale in quanto costituisce un complesso ecosistema in termini di biodiversità di specie e di interazioni biotiche, in particolare come area di foraggiamento, di protezione dai predatori e di riproduzione per molte specie ittiche.
Il successo evolutivo di questa pianta, in un ambiente instabile e dinamico come il fondale sabbioso, è legato al particolare pattern di crescita dei fusti, detti rizomi, che si sviluppano contemporaneamente in orizzontale e in verticale.
La struttura a terrazzo che ne deriva prende il nome di matte e agisce come una vera e propria trappola per la sabbia, tanto da proteggere il fondale dalla forza erosiva delle onde. Inoltre la Posidonia oceanica, con le sue foglie che si depositano sulle spiagge durante il periodo autunnale, chiamate banquettes, costituisce un sistema naturale di difesa delle coste prevenendole dall’erosione marina.
In condizioni di buon equilibrio ambientale, essa è presente in una fascia compresa entro i 40 metri di profondità, anche se tale confine può variare in funzione della trasparenza delle acque.
La Posidonia oceanica una specie protetta ai sensi della Direttiva Habitat 92/43 CEE (habitat prioritario 1120).
Nelle isole sono presenti folte praterie di Posidonia oceanica in prossimità delle coste. La presenza di questa pianta all’interno di zone di riserva, come i Parchi Archelogici Sottomarini, richiama la possibilità di tutelare questa pianta marina creando delle Oasi Blu di protezione utilizzando vincoli di tutela preesistenti.