Adotta un animale marino

Lino & Pino

Lino (sopra) e Pino (sotto) sono considerati le “vecchie glorie di Filicudi”, in quanti sono i delfini più anziani della popolazione. Sono stati i primi ad essere fotoidentificati, grazie alle loro pinne estremamente usurate dal tempo, dalle battaglie e dall’uomo.

Sono due vecchi maschi di almeno 25 anni dal carattere molto diverso tra loro. Lino è un delfino molto socievole, mentre Pino è molto più schivo. Questo, temiamo, sia dovuto a un brutto incidente avvenuto molti anni fa con alcuni pescatori che, tentando di allontanarlo dalle reti, lo hanno ferito a un fianco, lasciandogli una grossa ferita circolare.

Tuttavia, questo non gli ha impedito di socializzare con altri delfini, passando alle nuove generazioni la sua infinita saggezza.

Finger

Finger è una giovane tartaruga che venne ritrovata in mare in scarsissime condizioni di salute, poiché magrissima e con un gran appetito. Purtroppo, era rimasta vittima di un amo di palangaro, il quale era stato ingerito e conficcatosi nello stomaco, impedendole di mangiare. A causa della pandemia, non fu possibile inviarla come di consueto alla Stazione Zoologica Anton Dohrn per sottoporla all’operazione che le avrebbe salvato la vita, per cui ci rivolgemmo alla veterinaria locale, la Dott.ssa Laura Gullotta di Lipari. Con grande professionalità e disponibilità, la dottoressa riuscì ad estrarre l’amo alla piccola Finger, permettendole così di ritornare in mare dopo un periodo di degenza presso il nostro Centro di Filicudi.

Egidio e Davide

Egidio (sopra) e Davide (sotto) sono due delfini molto socievoli che amano approcciare le barche e giocare con le loro onde, spiccando grandi balzi fuori dall’acqua. Hanno circa 10 anni e sono molto curiosi, sbirciando da sotto la superficie dell’acqua il mondo all’esterno. Si vedono spesso in compagnia di altri delfini, tra cui le loro mamme (Seregna e Bicolor) con cui spesso nuotano assieme.

Pollara

Come l’omonima contrada dell’isola di Salina, Pollara è stata così chiamata, perché ritrovata proprio in quella zona, incastonata fra le rocce del fondale dell’isola a pochi metri sotto la superficie. Individuata da un gruppo di turisti generosi, è stata subito recapitita presso il nostro Centro per cure immediate.

Sul suo carapace spiccava una grossa e profonda spaccatura, causata da una collisione con una barca ad alta velocità. Il colpo deve essere stato così forte da stordire Pollara tanto da farle perdere l’orientamento. Preoccupate per la vicinanza della ferita alla colonna vertebrale e alla testa, abbiamo ritenuto opportuno inviarla alla Stazione Zoologica Anton Dohrn per ulteriori analisi, dove è residente tuttora.

Filippa e Sasha

Filippa e il suo dolcissimo piccolo Sasha sono inseparabili ed è bellissimo vederli nuotare insieme in sincrono, mentre si accarezzano e si coccolano a vicenda. Il piccolo Sasha rimarrà accanto alla sua mamma fino all’età di 2-3 anni, ma fino ad allora continuerà la sicura e protetta scia di Filippa.

Dal canto suo, Filippa è una mamma molto attenta e non ama particolarmente approcciare le barche, ma preferisce trovare riparo assieme ad altre femmine. Ama anche la compagnia di vecchi maschi, come Pino, con il quale spesso nuota. Filippa è una femmina molto importante per questa popolazione di tursiopi delle Eolie, poiché è la più fertile di tutto l’arcipelago. Ha cresciuto ben 6 cuccioli, di cui una (Seregna), l’ha fatta diventare anche nonna.

Spyke

Spyke è un giovane capodoglio, la cui storia ha fatto il giro del mondo. Individuato al largo di Lipari, era completamente senza forze, faticando perfino a respirare, a causa di una lunga spadara che gli impediva di muovere la coda e, di conseguenza, nuotare e immergersi per cacciare. Grazie alla nostra segnalazione e al pronto intervento della Guardia Costiera e dei sommozzatori di un diving locale, Spyke ha riguadagnato l’agognata libertà, ricongiungendosi ai suoi compagni che lo hanno atteso per tutto quel tempo. Qualche mese dopo, Spyke e il suo gruppo è ricomparso regalandoci una grande emozione nel vederlo sano e salvo.

Frisbee

Frisbee è una tartaruga a cui noi siamo particolarmente attaccati. Ritrovata completamente intrappolata in un groviglio di lenze e materiale plastico abbandonato in mare, abbiamo amaramente scoperto che la sua pinna anteriore sinistra era stata amputata proprio durante questa lunga prigionia. La tagliente lenza, tuttavia, non aveva ancora finito con Frisbee, in quanto, poco tempo dopo e nonostante le cure nostre e quelle dei veterinari della Stazione Zoologica Anton Dorhn, ha perduto anche la destra.

Ora la piccola Frisbee è costretta a vivere senza la propulsione data dalle pinne anteriori, ma questo non ha scalfito nemmeno un po’ la sua grandissima voglia di vivere, rubando il cuore a chiunque conosca la sua storia. Noi vorremmo trovare una casa a questa giovane tartaruga, dove lei possa spendere, in totale sicurezza, il resto di quello che speriamo sia una lunga vita.

Furia

Anche la storia di Furia ha fatto il giro per il mondo, ma la sua storia è un po’ più triste. Ritrovato al largo di Salina completamente avvolto in una rete spadara illegale, ha richiamato l’attenzione di molte persone, le quali sono accorse per cercare di aiutare Furia. Tutto sembrava andare per il meglio quando il sommozzatore della Guardia Costiera aveva quasi del tutto liberato il corpo dell’animale, eccetto la coda.

Ancora un piccolo sforzo e Furia sarebbe stato libero, tuttavia l’animale, sentendosi libero di muoversi, ha iniziato a nuotare vigorosamente verso nord, rifiutando ogni genere di aiuto. Molti tentativi sono stati fatti per cercare di liberare la coda, ma Furia, dopo una lunga notte insonne di veglia, ha deciso di scomparire. Quando ormai le speranze cominciavano a calare, Furia è ricomparso a Salina con sempre la sua rete rossa sulla coda, cacciando e mangiando placidamente nelle profondità buie delle Eolie. Noi speriamo, un giorno, di poter vedere questo giovane gigante finalmente completamente libero.

Perchè il mare circostante le isole Eolie deve essere preservato in quanto racchiude un patrimonio di biodiversità di inestimabile valore ed è unico al mondo, proprio per l’origine vulcanica di queste isole.

Con la nostra associazione sono quasi 20 anni che ci dedichiamo a progetti di salvaguardia del mare e all’istituzione di un area marina protetta non solo per la tutela di cetacei e tartarughe marine ma per costruire un futuro migliore dove l’uomo e la natura possano convivere in armonia.